Cibo vegano o vegetariano: quello che devi sapere
Al giorno d’oggi quello dell’alimentazione è un tema sempre più complesso, che non riguarda solo l’aspetto puramente pratico in base al quale l’essere umano ha bisogno di nutrirsi per svolgere le sue funzioni vitali.
L’aspetto etico e sociale dell’ alimentazione, nonché quello ecologico e morale, hanno infatti acquisito una crescente importanza nella scelta di cosa mettere sulla propria tavola.
Molte persone scelgono di eliminare la carne e/o i suoi derivati dalla propria dieta spinte dalle più disparate motivazioni, le più comuni delle quali sono l’amore verso gli animali e la salvaguardia dell’ambiente.
Numerosi studi dimostrano infatti che eliminare o ridurre il consumo di alimenti animali avrebbe un effetto positivo sul nostro Pianeta: non tutti sanno, ad esempio, che per produrre un chilo di carne sono necessari circa 15.000 litri d’acqua, con un conseguente altissimo consumo energetico ed emissione di tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
Al contrario, gli alimenti più puliti e che danneggiano meno l’ambiente sono proprio i derivati della Terra come cereali, frutta e verdura, così come legumi secchi e frutta secca.
Inoltre un’alimentazione a base vegetale adeguatamente bilanciata e abbinata ad uno stile di vita sano può apportare molteplici benefici alla salute, non solo di chi vuole trattare alcune patologie (come obesità, ipertensione e colesterolo alto), ma anche di chi vuole semplicemente prendersi cura del proprio corpo e prevenire l’insorgere di problemi futuri.
Infatti un elevato consumo di alimenti vegetali garantisce una maggiore ricchezza di nutrienti, tra cui vitamine, fibre e sali minerali, nonché una prevalenza di acidi grassi insaturi, i quali hanno la caratteristica di saziare più a lungo ed essere meno dannosi per la salute rispetto a quelli saturi (presenti in grandi quantità, ad esempio, negli insaccati, nel burro e nello strutto).
Le differenze
Ma passiamo ora ad analizzare le principali differenze tra alimentazione vegetariana e vegana. I vegetariani eliminano dalla propria dieta tutti i tipi di carne e pesce, e chiaramente anche molluschi, crostacei e volatili. I vegani, invece, oltre ad escludere carne e pesce non ammettono neppure il consumo dei derivati di origine animale, come uova, latte, formaggi, miele e coloranti alimentari di derivazione animale.
È importante sottolineare che le differenze tra vegetariani e vegani non si arrestano al campo dell’alimentazione; chi mangia vegano la maggior parte delle volte adopera lo stesso stile di vita nel quotidiano, ad esempio non utilizzando alcun prodotto cosmetico o di vestiario che derivi dallo sfruttamento degli animali.
I vegani non acquisteranno, di conseguenza, prodotti di cuoio o di lana, così come seta, pellicce e prodotti di bellezza testati sugli animali.
È bene però specificare che, per quanto questi due termini designano due categorie alimentari ben precise, non sempre per chi intraprende uno stile di vita più sostenibile è possibile inquadrarsi nell’una o nell’altra categoria.
Infatti all’interno della stessa dieta vegetariana è possibile incontrare quattro sottocategorie: la dieta latto-ovo-vegetariana, che include latte e derivati, uova, ma esclude ogni tipo di carne o pesce; la dieta latto-vegetariana, che include latte e derivati ma esclude ogni tipo di carne e pesce; la dieta pescetariana, che esclude la carne rossa, uova e latticini ma permette il consumo di pesce.
Infine troviamo la dieta ovo-vegetariana, che include le uova ma non latte e derivati e nessun tipo di carne o pesce. Intraprendere un’alimentazione più eco-friendly è possibile, soprattutto se spinti da forti motivazioni, possibilmente affidandosi all’aiuto di un esperto in nutrizione per imparare a mangiare sano, senza però rinunciare al gusto e a nessuna sostanza nutritiva.
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